Inaugurerà lunedì 4 ottobre, a Parma, e sarà visitabile fino al 3 dicembre, la mostra “Parma di tutti. Le radici del futuro”. Si tratta di una grande esposizione, ospitata nello Spazio ‘51 di Palazzo Giordani (Stradone Martiri della Libertà 15) che documenta la storia dell’integrazione scolastica, lavorativa e sociale a Parma delle persone con disabilità, raccogliendo e organizzando locandine, documenti, fotografie e filmati, a partire dagli anni Sessanta arrivando fino alle proposte per il futuro.
Voluto dal Cepdi (Centro Provinciale di Documentazione per l’Integrazione Scolastica, Lavorativa e Sociale), è un viaggio tra i documenti che raccontano una storia d’eccellenza per Parma e provincia, che ha visto, dalla seconda metà del secolo scorso, una stagione di mutamenti e di crescita politica e sociale, che ha portato alla chiusura degli istituti e delle realtà segreganti in genere, per aprirsi all’accoglienza e all’integrazione delle persone disabili, tra lavoro, scuola, società, sport e tempo libero.
La mostra, realizzata con il contributo di Fondazione Cariparma e la collaborazione del Comune di Parma, patrocinata dalla Provincia di Parma, rientra nelle manifestazioni ufficiali di Parma Capitale Italiana della Cultura 2020+21. È l’esito di un lavoro di ricerca durato circa due anni, che ha avuto come partner tante realtà impegnate sul territorio: Università di Parma, Agenzia per il lavoro Emilia-Romagna – Ufficio collocamento mirato di Parma, Anmic (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili), Css (Consorzio di Solidarietà Sociale), Gioco Polisportiva, Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), Aid (Associazione Italiana Dislessia), Fa.Ce (Famiglie Cerebrolesi), Ens (Ente Nazionale Sordi), Uisp (Unione Italiana Sport Per Tutti), Associazione Voglia di leggere “Ines Martorano”.
Sezione dedicata alla mostra Parma di tutti